Cassazione penale Sez. II sentenza n. 5428 del 4 febbraio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:5428PEN

Massima

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Il sequestro preventivo disposto dal giudice delle indagini preliminari è legittimo quando la motivazione del provvedimento, anche attraverso il richiamo del contenuto della richiesta del pubblico ministero, esplicita le ragioni per le quali è ravvisabile il fumus commissi delicti delle fattispecie di reato contestate e il periculum in mora rispetto ai beni sottoposti in sequestro. Il tribunale del riesame, nel valutare la legittimità del provvedimento, non è tenuto a formulare una autonoma valutazione degli elementi, essendo sufficiente il richiamo alle pagine del provvedimento genetico ove sono rinvenibili le suddette motivazioni. La mera genericità delle censure difensive, che non si confrontano con il contenuto specifico dell'ordinanza impugnata, non consente di ravvisare vizi di motivazione tali da condurre all'annullamento del provvedimento cautelare reale. Inoltre, l'impugnazione in sede di legittimità dei provvedimenti cautelari reali è limitata alle sole ipotesi di violazione di legge, senza che possano farsi rientrare i vizi di motivazione, i quali sono preclusi dal divieto di cui all'art. 325 c.p.p. Infine, l'eccezione di ne bis in idem è inammissibile ove la difesa non fornisca una puntuale e specifica indicazione dei beni immobili già oggetto di precedente provvedimento cautelare, nonché la dimostrazione della piena sovrapponibilità dei presupposti della misura, atteso che il mutamento del quadro di riferimento dei diversi procedimenti può giustificare l'adozione di nuovi provvedimenti cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domeni - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO U - rel. Consigliere

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. COSCIONI Giusep - Consigliere

Dott. MONACO Marco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 15/2018 TRIB. LIBERTA' di CALTANISSETTA, del 05/04/2018;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. UGO DE CRESCIENZO;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. CATELLA Giuseppina: annullamento dell'ordinanza impugnata limitatamente al riconoscimento dell'aggravante di cui alla L. n. 203 del 1991, articolo 7.
Udito il difensore avv. (Ndr: testo originale non comprensibile) che insiste per l'accoglimento del …

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