Il Decreto Legislativo n. 109 del 1992, articolo 2, impone che l'etichettatura, la presentazione e la pubblicità dei prodotti alimentari non inducano in errore l'acquirente sulle caratteristiche del prodotto, a prescindere che si tratti di consumatore finale o di soggetto intermedio nella catena distributiva. Pertanto, la violazione di tale disposizione sussiste anche quando il prodotto alimentare, pur non ancora immesso sul mercato, riporti in etichetta indicazioni non corrispondenti alle sue effettive caratteristiche, in quanto la norma tutela l'acquirente a qualsiasi stadio della commercializzazione. La comunicazione dell'esito delle analisi di campioni, effettuata ai sensi della L. n. 689 del 1981, articolo 15, equivale alla contestazione immediata della violazione, senza che sia necessario il rispetto del termine di novanta giorni previsto dall'articolo 14 della medesima legge per la notifica successiva all'infrazione.