Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 34559 del 5 agosto 2016

ECLI:IT:CASS:2016:34559PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel pronunciare sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti ex art. 444 c.p.p., è tenuto a verificare e motivare l'assenza di cause di proscioglimento ai sensi dell'art. 129 c.p.p., senza necessità di una disamina analitica, essendo sufficiente il mero richiamo a tale disposizione. La possibilità di ricorrere per cassazione deducendo l'erronea qualificazione giuridica del fatto è limitata ai casi in cui tale qualificazione risulti, con indiscussa immediatezza, palesemente eccentrica rispetto al contenuto del capo di imputazione, dovendo in particolare escludersi l'ammissibilità dell'impugnazione che richiami, quale necessario passaggio logico del motivo di ricorso, aspetti in fatto e probatori che non risultino con immediatezza dalla contestazione. Inoltre, l'applicazione dell'indulto, pur se concordata tra imputato e pubblico ministero nell'ambito dell'accordo per l'applicazione della pena, è sottratta alla disponibilità delle parti, spettando al giudice valutare autonomamente e indipendentemente dalla postulazione delle parti la sussistenza dei relativi presupposti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. D'ISA Claudio - Presidente

Dott. GIANNITI Pasquale - Consigliere

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. TANGA ((omissis)) - Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1969/2014 GIP TRIBUNALE di RIETI, del 05/11/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAVICH GIUSEPPE;
lette le conclusioni del P.G. Dott. DI LEO Giovanni, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza di applicazione di pena su richiesta delle parti ex articolo 444 c.p.p., resa in data 5 novembre 2014, il Tribunale di Rieti applicava a (OMISSIS) la pena di due anni e dieci mesi…

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