Cassazione penale Sez. II sentenza n. 12831 del 23 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:12831PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione è inammissibile quando ripropone le medesime doglianze già esaminate e ritenute infondate dal giudice del riesame, in quanto la mancanza di specificità del motivo di impugnazione deve essere apprezzata non solo per la genericità o indeterminatezza, ma anche per la mancanza di correlazione tra le ragioni argomentate dalla decisione impugnata e quelle poste a fondamento dell'impugnazione, non potendo questa ignorare le esplicitazioni del giudice censurato senza incorrere nel vizio di aspecificità, che conduce ineluttabilmente all'inammissibilità dell'impugnazione ai sensi dell'art. 591, comma 1, lett. c), c.p.p. Ciò vale a maggior ragione quando il giudice a quo ha analiticamente passato in rassegna i dati fattuali sui quali era articolata la prospettazione difensiva, contestandone il fondamento sia da un punto di vista di rispondenza alle acquisizioni processuali, sia sul piano logico della ricostruzione della vicenda.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. BARTOLINI Francesco - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PE. SA. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 28/11/2008 TRIB. LIBERTA' di LECCE;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MACCHIA ALBERTO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. Passacantando G. che ha chiesto il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza del 28 novembre 2008 il Tribunale di Lecce ha annullato l'ordinanza emessa dal Giudice per le indagini preliminari del medesimo Tribunale l&#…

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