Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25686 del 6 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:25686PEN

Massima

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Il riconoscimento dell'attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità, prevista dall'art. 62, n. 4, c.p., presuppone che il pregiudizio causato sia di valore economico irrisorio, sia quanto al valore in sé della cosa sottratta, sia per gli ulteriori effetti pregiudizievoli subiti dalla parte offesa. Tale valutazione non può essere limitata al mero profitto del reato, ma deve considerare il complessivo disvalore sociale della condotta, in termini effettivi o potenziali, senza che assuma rilievo il fatto che il bene sia poi ritornato nella disponibilità del proprietario, in quanto la consumazione del reato ha già di per sé comportato la produzione del danno, rispetto al quale entrano al più in gioco le ipotesi della riparazione o restituzione. Inoltre, ai fini della concessione di tale attenuante, nel caso di tentativo, il giudice deve avere riguardo alle concrete modalità dell'azione rimasta incompiuta o improduttiva di evento e a tutte le circostanze del fatto desumibili dalle risultanze processuali, accertando che il reato, ove fosse stato consumato, avrebbe cagionato in modo diretto ed immediato un danno di speciale tenuità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. SESSA Renata - rel. Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 30/09/2019 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere RENATA SESSA;
il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. ORSI Luigi, che ha concluso chiedendo, con requisitorie scritte Decreto Legge n. 137 del 2020, ex articolo 23, comma 8, dichiararsi inammissibile il ricorso;
il difensore ha insistito, con memorie scritte, nel motivo di ric…

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