L'occupazione di suolo pubblico, ancorché finalizzata all'esercizio di un'attività commerciale, è soggetta a concessione da parte dell'amministrazione comunale, la quale è tenuta a valutare con particolare attenzione il bilanciamento tra l'interesse privato all'esercizio dell'attività e l'interesse pubblico alla libera e sicura circolazione dei pedoni, specie nelle aree a vocazione pedonale o comunque caratterizzate da un elevato flusso di traffico. A tal fine, il regolamento comunale sull'occupazione di suolo pubblico detta specifiche prescrizioni, vincolanti per l'amministrazione, volte a garantire che l'occupazione non pregiudichi il transito pedonale, lasciando una zona libera di almeno 2 metri di larghezza, salvo che nelle aree pedonali urbane, nelle zone a traffico limitato e nelle strade con traffico estremamente limitato, ove l'occupazione può essere consentita anche in carreggiata, previo parere obbligatorio della polizia locale, a condizione che non crei pericolo o intralcio alla circolazione di veicoli e pedoni e garantisca il passaggio dei mezzi di soccorso e di pubblica sicurezza. L'amministrazione comunale, nel valutare le istanze di concessione di suolo pubblico, è pertanto tenuta a verificare la conformità dell'occupazione proposta alle predette prescrizioni regolamentari, senza poter opporre generiche esigenze di interesse pubblico, ma motivando puntualmente le ragioni per le quali, nel caso concreto, l'occupazione non possa essere autorizzata. Il silenzio-assenso non opera in materia di concessioni di suolo pubblico, in ragione delle preminenti esigenze di tutela dell'interesse pubblico alla libera circolazione.