Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18401 del 24 aprile 2013

ECLI:IT:CASS:2013:18401PEN

Massima

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Il dolo eventuale si configura quando l'agente, pur non avendo l'intenzione diretta di cagionare la morte della vittima, accetta consapevolmente il rischio che il suo comportamento violento possa provocare un esito letale. Pertanto, l'omicidio è da qualificarsi come volontario, e non preterintenzionale, quando l'analisi delle modalità della condotta, della natura dell'arma utilizzata, della regione anatomica colpita e delle altre circostanze concrete dimostri che l'agente, pur non avendo come fine primario l'uccisione, ha agito con la consapevolezza e l'accettazione del pericolo di provocare la morte della vittima. L'accertamento del dolo, nelle sue diverse gradazioni, è rimesso alla valutazione rigorosa dei giudici di merito sulla base degli elementi oggettivi emergenti dal fatto, senza che possano essere accolte generiche doglianze di "eccessivo rigore" nella qualificazione giuridica della condotta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 14/2011 CORTE ASSISE APPELLO di BOLOGNA, del 14/12/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 05/04/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MONICA BONI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ANIELLO Roberto che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito, per la parte civile, l'Avv.to (OMISSIS) il quale ha chiesto il rigetto del ricorso e la liq…

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