Il direttore di un giornale risponde del reato di omesso controllo ai sensi dell'art. 57 c.p. per la pubblicazione di un articolo diffamatorio, anche quando l'autore dello scritto sia un parlamentare che goda dell'insindacabilità delle opinioni espresse ai sensi dell'art. 68 Cost. L'immunità parlamentare non si estende al direttore, il quale non può giovarsi della causa di giustificazione dell'esercizio del diritto di critica o cronaca, essendo tenuto a impedire la diffusione di contenuti diffamatori, anche se riportati da un parlamentare. Il direttore è pertanto responsabile del reato di diffamazione a mezzo stampa e può essere condannato, oltre al risarcimento dei danni, anche al pagamento della riparazione pecuniaria prevista dall'art. 12 della legge n. 47 del 1948, in quanto concorrente nell'evento tipico del reato. La competenza territoriale per i reati commessi con il mezzo della stampa nazionale si determina in base al luogo di prima diffusione, che di norma coincide con quello della stampa, salvo che il ricorrente non fornisca ulteriori elementi di prova circa la concreta diffusione in un diverso territorio.