Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2696 del 2013

ECLI:IT:TARMI:2013:2696SENT

Massima

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La pianificazione urbanistica comunale gode di ampia discrezionalità, che si esplica nella determinazione degli standard urbanistici, anche in misura superiore ai minimi di legge, purché adeguatamente motivata in relazione alle concrete esigenze del territorio. La destinazione di un'area a verde pubblico o per impianti sportivi costituisce vincolo di natura conformativa, che non comporta l'obbligo di indennizzo in capo all'amministrazione, in quanto non determina uno svuotamento incisivo del contenuto del diritto di proprietà, permanendo la possibilità per il proprietario di realizzare opere e strutture intese all'effettivo godimento del verde. La reiterazione di tale vincolo conformativo non è pertanto illegittima, neppure ove perduri per un periodo superiore a trent'anni, in assenza di un carattere espropriativo del medesimo.

Sentenza completa

N. 01918/2003
REG.RIC.

N. 02696/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01918/2003 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1918 del 2003, proposto da:
Fontana Alvaro e Fontana Carla, rappresentati e difesi dall'avv. Aldo Travi, con domicilio eletto presso la Segreteria del T.A.R. Lombardia in Milano, via Corridoni, 39;

contro

Comune di Legnano, rappresentato e difeso dall'avv. Tiziano Ugoccioni, con domicilio eletto presso quest’ultimo in Milano, via Boccaccio, 19;
Regione Lombardia, rappresentata e difesa dall'avv. Catia Gatto, domiciliata in Milano, piazza Città di Lombardia, 1;

per l'annullamento

del piano regolatore generale del Comune di Legnano, adottato con delibera del consigl…

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