Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 625 del 2020

ECLI:IT:TARTOS:2020:625SENT

Massima

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La revoca di una concessione amministrativa di un terreno pubblico è legittima qualora il concessionario abbia realizzato opere edilizie e interventi sulla vegetazione senza il previo assenso dell'ente concedente, in violazione delle prescrizioni della concessione stessa, anche qualora tali opere e interventi riguardino una porzione modesta del terreno concesso. Il principio di proporzionalità non può essere invocato per evitare la revoca, in quanto la realizzazione di opere abusive, prive di idonei titoli autorizzativi, integra di per sé una grave inadempienza contrattuale che legittima l'amministrazione a revocare la concessione, a prescindere dall'entità della superficie interessata. L'obbligo del concessionario di custodire e conservare il bene avuto in consegna non consente la realizzazione di strutture edilizie non autorizzate, come un osservatorio astronomico, anche se finalizzate a integrare l'attività agrituristica. La mancata corresponsione dei canoni concessori e l'esecuzione di interventi non consentiti sulla vegetazione costituiscono ulteriori inadempimenti che giustificano la revoca della concessione. La realizzazione di opere edilizie abusive, anche se suscettibili di sanatoria, non può essere sanata in via postuma senza il previo assenso dell'ente proprietario del terreno, in quanto ciò comporterebbe una modifica unilaterale delle condizioni della concessione.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/05/2020

N. 00625/2020 REG.PROV.COLL.

N. 01060/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1060 del 2014, proposto da
Cambria Vittorio, titolare dell'Azienda Agricola Cambria Vittorio, rappresentato e difeso dagli avvocati Ferdinando Biondi e Stefano Ciulli, con domicilio eletto presso lo studio Domenico Benussi in Firenze, piazza dell'Indipendenza 10;

contro

Unione dei Comuni della Val di Merse, rappresentata e difesa dall'avvocato Paolo Golini, con domicilio eletto presso il suo studio in Firenze, via Gino Capponi 26;
Regione Toscana, non costituita in giudizio;

per l'annullamento

della determinazione n. 75 del 1° aprile 2014 del Responsabile del Servizi…

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