Cassazione penale Sez. II sentenza n. 9742 del 28 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:9742PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso ex art. 416-bis c.p. e il reato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti ex art. 74 D.P.R. 309/1990 possono concorrere tra loro, in quanto il primo si caratterizza per l'utilizzo del metodo mafioso, con finalità non limitate al solo traffico di droga ma volte all'imposizione di una sfera di dominio criminale sul territorio, mentre il secondo è incentrato sulla specifica finalità del narcotraffico. La gravità indiziaria di tali reati associativi può essere desunta da una pluralità di elementi, quali precedenti sentenze che ne abbiano accertato l'esistenza, dichiarazioni di collaboratori di giustizia, intercettazioni e altri riscontri investigativi, purché la motivazione del provvedimento cautelare dia conto in modo adeguato e logico di tali elementi probatori, anche in relazione alle deduzioni difensive. Inoltre, in tema di associazione di tipo mafioso, la sussistenza delle esigenze cautelari può essere desunta dalla sola contestazione di tale reato, in virtù della presunzione relativa di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p., senza necessità di una specifica motivazione in ordine alla pericolosità sociale dell'indagato, salvo che non emergano elementi idonei a superare tale presunzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. ALMA Marco M. - rel. Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la ordinanza n. 710/2016 in data 12/08/2016 del Tribunale di Catanzaro in funzione di giudice del riesame;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ALMA ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. SPINACI Sante, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
uditi i difensori d…

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