Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 579 del 2020

ECLI:IT:TARTOS:2020:579SENT

Massima

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La servitù di uso pubblico su un'area privata, accertata con sentenza passata in giudicato, comporta l'obbligo per il proprietario di munirsi di apposita concessione per lo svolgimento di attività che comportino l'occupazione del suolo pubblico, a prescindere dalla destinazione urbanistica dell'area e dalla volontà del proprietario di aprirla al pubblico. Infatti, la sentenza che accerta l'esistenza di una servitù di uso pubblico su un'area privata ha efficacia di giudicato non solo tra le parti del processo, ma anche nei confronti di terzi titolari di diritti dipendenti dalla situazione giuridica definita in quel processo. Pertanto, il proprietario di un'area gravata da servitù di uso pubblico, accertata con sentenza passata in giudicato, non può sottrarsi all'obbligo di munirsi di concessione per lo svolgimento di attività che comportino l'occupazione del suolo pubblico, neppure invocando la destinazione urbanistica dell'area o la propria volontà di aprirla al pubblico. L'accertamento dell'esistenza della servitù di uso pubblico, essendo una questione relativa a diritti reali, rientra nella competenza del Giudice Ordinario e non può essere oggetto di un'azione di accertamento incidentale promossa dinanzi al Giudice Amministrativo.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/05/2020

N. 00579/2020 REG.PROV.COLL.

N. 00800/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 800 del 2019, proposto da
REAL s.n.c. in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Gian Luca Conti e Iacopo Barburini, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso il loro studio in Firenze, piazza della Repubblica 2;

contro

il Comune di Firenze in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Gianna Rogai e Andrea Sansoni, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso la Direzione Avvocatura comunale in Firenze, Palazzo Vecchio,…

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