Il provvedimento amministrativo che ingiunge lo sgombero di materiali e il ripristino dello stato dei luoghi su un'area di proprietà comunale è illegittimo qualora vi sia incertezza circa la titolarità del diritto di proprietà in capo all'ente pubblico. Infatti, ai fini dell'applicazione delle norme che consentono l'esercizio di poteri sanzionatori e ripristinatori in caso di abusi edilizi su suoli pubblici (art. 35 d.P.R. n. 380/2001 e art. 21 l.r. Lazio n. 15/2008), è necessaria la certezza della proprietà comunale dell'area interessata, non essendo sufficiente la mera prospettazione di tale titolarità. Pertanto, in presenza di un accertamento giurisdizionale civile che escluda l'appartenenza dell'area al patrimonio comunale, l'amministrazione non può legittimamente adottare provvedimenti di sgombero e ripristino dello stato dei luoghi, difettando il presupposto fondamentale per l'esercizio di tali poteri. L'annullamento di un simile provvedimento amministrativo costituisce una forma di risarcimento in forma specifica a favore dei destinatari dell'ordine ingiuntivo.