Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 1540 del 2024

ECLI:IT:TARCT:2024:1540SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'ipotesi in cui alla dichiarazione di pubblica utilità non abbia fatto seguito l'emanazione di un tempestivo decreto di esproprio, afferma che l'Amministrazione ha l'obbligo giuridico di far venir meno l'occupazione sine titulo e di adeguare la situazione di fatto a quella di diritto, restituendo l'immobile al legittimo titolare dopo aver demolito quanto ivi eventualmente realizzato, atteso che la realizzazione dell'opera pubblica sul fondo illegittimamente occupato costituisce un mero fatto, non in grado di assurgere a titolo dell'acquisto e come tale inidoneo a determinare il trasferimento della proprietà, in quanto tale trasferimento può dipendere solo da un formale atto di acquisizione dell'Amministrazione. Nell'ipotesi di restituzione del bene previa riduzione in pristino stato, l'Amministrazione dovrà anche risarcire il danno per l'occupazione illegittima sino alla restituzione effettiva del bene stesso, consistente negli interessi legali calcolati sul valore del bene all'epoca in cui l'occupazione illegittima ha avuto inizio, oltre rivalutazione e interessi. In alternativa alla restituzione e al risarcimento per l'illegittima occupazione, l'Amministrazione potrà procedere all'acquisizione del bene occupato mediante un valido titolo di acquisto, e, in primo luogo, tramite lo strumento disciplinato dall'art. 42-bis del D.P.R. n. 327/2001, precisandosi che sussiste la giurisdizione del giudice ordinario su eventuali controversie relative al quantum dovuto in forza di tale provvedimento.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/04/2024

N. 01540/2024 REG.PROV.COLL.

N. 01398/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1398 del 2023, proposto da
Sebastiana Varveri, alla quale sono subentrati, in prosecuzione del giudizio, gli eredi Granieri Rosa, Granieri Pierina, Granieri Salvatore e Granieri Elvira, rappresentati e difesi dall’avvocato Giuseppe Silvio Vignera, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Gagliano Castelferrato, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato Pietro Prestifilippo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per la declaratoria di inefficacia e di illegittimità

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.