Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5408 del 2020

ECLI:IT:TARNA:2020:5408SENT

Massima

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Il provvedimento di repressione degli abusi edilizi, quale l'ordine di demolizione di opere realizzate in assenza di titolo abilitativo, costituisce atto dovuto dell'amministrazione, ancorato al mero accertamento della realizzazione dell'abuso, senza che sia necessaria una particolare motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che impongono la rimozione dell'illecito. Tale provvedimento, infatti, non richiede una specifica valutazione comparativa tra l'interesse pubblico al ripristino della legalità violata e l'interesse del privato proprietario, essendo l'interesse pubblico alla demolizione in re ipsa. Pertanto, l'amministrazione è tenuta a ordinare la demolizione delle opere abusive, anche quando l'intervento repressivo intervenga a distanza di tempo dalla commissione dell'abuso, senza che assuma rilievo la circostanza che il titolare attuale non sia responsabile della realizzazione dell'illecito, né il fatto che il trasferimento dell'immobile non denoti intenti elusivi dell'onere di ripristino. Analogamente, la pendenza di un'istanza di condono edilizio relativa ad altri immobili non incide sull'obbligo dell'amministrazione di ordinare la demolizione di opere abusive non ricomprese nell'istanza di condono, in quanto la sospensione dei poteri repressivi opera solo con riferimento agli immobili oggetto della domanda di sanatoria. Infine, la sanzione pecuniaria prevista dall'art. 31, comma 4-bis, del d.P.R. n. 380/2001 per l'inottemperanza all'ordine di demolizione è applicabile anche quando l'abuso sia stato realizzato prima dell'entrata in vigore della relativa norma, in quanto ciò che viene sanzionato è la mancata spontanea ottemperanza all'ingiunzione di ripristino, a prescindere dal momento di realizzazione dell'illecito.

Sentenza completa

Pubblicato il 20/11/2020

N. 05408/2020 REG.PROV.COLL.

N. 06409/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6409 del 2015, proposto da
Luigi Ferrara, Maria Marco Sposito, rappresentati e difesi dall'avvocato Vincenzo De Falco, con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, c.so Umberto n.237 c/o Avv.Notari;

contro

Comune di Casalnuovo di Napoli, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Maria Luisa Errichiello, Luigi Schiavone, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

- dell’ordinanza n. 58 del 06.10.2015, adottata dal Responsabile di IX settore Controllo del Territorio del Comune di Casalnuovo d…

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