Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 42686 del 1 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:42686PEN

Massima

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La qualifica di incaricato di pubblico servizio si riconosce a colui che, pur non essendo pubblico ufficiale, svolge attività ausiliarie e strumentali all'esercizio di pubbliche funzioni, richiedenti specifiche cognizioni tecniche e un apposito patentino di abilitazione, con esclusione di semplici mansioni d'ordine e di prestazioni d'opera meramente materiali. Pertanto, il dipendente di un'azienda ospedaliera addetto alla manutenzione delle caldaie, il cui incarico comporta l'espletamento di attività tecniche e specialistiche per l'esercizio di pubbliche funzioni, deve essere qualificato come incaricato di pubblico servizio ai sensi dell'art. 357 c.p., a prescindere dal fatto che non sia in possesso di un apposito patentino di abilitazione, atteso che tale requisito non è necessario ai fini del riconoscimento della predetta qualifica. La valutazione della credibilità e attendibilità delle testimonianze a discarico, che risultino in contrasto con elementi probatori oggettivi e incontrovertibili, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità, se adeguatamente motivato e immune da vizi logici o giuridici. Pertanto, il giudice di appello, nel confermare la sentenza di primo grado, ha correttamente escluso l'attendibilità delle testimonianze a discarico, in quanto palesemente smentite da elementi probatori oggettivi, senza incorrere in alcun travisamento della prova.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA ((omissis)) - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Gi. Se. , n. a (OMESSO);

nei confronti della sentenza in data 19 febbraio 2008 della Corte d'appello di Catania;

udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere dott. ((omissis));

udito il Procuratore generale nella persona del sostituto dott. Francesco M. Iacoviello, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con la sentenza in epigrafe la Corte d'appello di…

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