La legge n. 118 del 2022, in quanto legge-provvedimento che disciplina in modo specifico e concreto le concessioni demaniali marittime ad uso turistico-ricreativo in essere alla data della sua entrata in vigore, determina l'improcedibilità del ricorso proposto avverso i precedenti provvedimenti amministrativi adottati in applicazione della normativa previgente, in quanto la nuova regolamentazione legislativa ha superato e sostituito integralmente la pregressa disciplina. Il sindacato del giudice amministrativo incontra un limite insormontabile nell'intervenuta legificazione del provvedimento amministrativo impugnato, essendo la tutela del soggetto leso rimessa alla giustizia costituzionale, attraverso l'impugnazione degli eventuali atti di esecuzione della legge-provvedimento. Inoltre, i danni patrimoniali lamentati per la mancata proroga delle concessioni demaniali marittime al 2033 non sono risarcibili, in quanto derivanti non già dagli atti amministrativi contestati, bensì dalla sopravvenuta legge n. 118/2022.