Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 405 del 2019

ECLI:IT:TARPIE:2019:405SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di titolo abilitativo è un provvedimento vincolato, che non necessita di specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che impongono la rimozione dell'abuso, in quanto la demolizione costituisce la conseguenza obbligata dell'accertamento della mancanza del presupposto legittimante la realizzazione delle opere. Ciò vale anche nell'ipotesi in cui l'ingiunzione di demolizione sia intervenuta a distanza di tempo dalla realizzazione dell'abuso, il titolare attuale non sia responsabile dell'abuso e il trasferimento non sia finalizzato ad eludere l'onere di ripristino. L'individuazione dell'area di sedime da acquisire al patrimonio comunale in caso di inottemperanza all'ordine di demolizione non deve essere necessariamente contenuta nell'ordinanza di demolizione, ma può essere effettuata nel successivo atto di acquisizione gratuita del bene. Opere come baracche, garage, tettoie e depositi, sia per le loro caratteristiche strutturali che per l'uso di carattere prolungato cui sono destinate, richiedono il preventivo rilascio di un permesso di costruire, in quanto incidono in modo permanente e non precario sull'assetto edilizio del territorio, anche se non risultano infisse al suolo. L'ordine di demolizione di tali opere abusive non necessita di essere preceduto dalla comunicazione di avvio del procedimento, in quanto trattasi di provvedimento vincolato, privo di margini di discrezionalità amministrativa.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/04/2019

N. 00405/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00970/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 970 del 2013, proposto da:
Gilberto Luongo, rappresentato e difeso dagli avvocati Serenella Nicola ed Enrico Rabino, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Enrico Rabino in Torino, via Pietro Palmieri, 40;

contro

Comune di Canelli, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato Carlo Cotto, con domicilio eletto presso il suo studio in Torino, via Botero, 17;

per l'annullamento

- dell'ordinanza n. 3274 adottata in data 6 giugno 2013, dal Dirigente dell'Area Tecnica del Comune di Canelli, successivamente notificata, con la quale…

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