Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1340 del 16 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:1340PEN

Massima

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Il diritto di critica, pur essendo più attenuato rispetto all'onere di verità richiesto per l'esercizio del diritto di cronaca, non può comunque prescindere dalla verità del nucleo fattuale posto a base della critica. Pertanto, l'attribuzione di specifici comportamenti mai tenuti o di espressioni mai pronunciate dal soggetto criticato, al fine di esporlo a critiche, integra un travalicamento dei limiti del diritto di critica, che risulta così escluso. La critica, per essere legittima, deve fondarsi su un nucleo di veridicità, senza degenerare in gratuiti attacchi alla sfera personale del destinatario. Laddove le affermazioni critiche risultino palesemente false, la scriminante del diritto di critica non può operare, a prescindere dal contesto politico o polemico in cui tali affermazioni siano state rese.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - rel. Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), in persona di (OMISSIS), parte civile, nata a (OMISSIS);
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/04/2021 della Corte di appello di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Michele Romano;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Lettieri Nicola, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio della sen…

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