Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 2592 del 20 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:2592PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pubblico ufficiale che, abusando della propria funzione, accede indebitamente a banche dati riservate per ottenere informazioni a vantaggio di un privato, commette il reato di accesso abusivo a sistemi informatici, anche se le informazioni acquisite vengono utilizzate per compiere atti rientranti nei suoi doveri d'ufficio, purché tali atti siano finalizzati a danneggiare ingiustamente i concorrenti del privato favorito. Inoltre, il pubblico ufficiale che, su richiesta di un privato interessato, annulla indebitamente sanzioni amministrative commesse da parenti o conoscenti di quest'ultimo, realizza il reato di abuso d'ufficio, a prescindere dal fatto che il privato sia o meno il diretto beneficiario dell'annullamento. Il reato di induzione indebita si configura quando il pubblico ufficiale, dopo aver omesso di elevare una sanzione amministrativa, prospetta al privato interessato il "favore" riconosciutogli e ottiene da questi la promessa di una remunerazione, anche se quest'ultima non viene poi effettivamente corrisposta. Infine, il reato di corruzione per l'esercizio della funzione sussiste quando il pubblico ufficiale, in cambio di regalie di valore significativo, fornisce abitualmente informazioni a un privato che gli consentono di eludere i controlli di polizia stradale, agevolando così lo svolgimento della sua attività d'impresa. La massima deve essere formulata al presente indicativo, evitando riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali e dettagli procedurali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RICCIARELLI Massimo - Presidente

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - rel. Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore generale della Repubblica presso la Corte di appello di Torino;
e dagli imputati:
- (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
- (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
- (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/01/2022 della Corte di appello di Torino;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ROSATI Martino;
udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale LORI Perla, che ha chiesto l'annu…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.