Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dalla società Ecol 2000 S.r.l. avverso il decreto di aggiudicazione di un appalto pubblico alla società Ares S.r.l., ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. La carenza di interesse all'azione è causa di inammissibilità del ricorso, qualora risulti provato che la ricorrente ha spontaneamente rinunciato all'esecuzione dei lavori alle condizioni proposte dalla stazione appaltante. Ciò si evince dalle dichiarazioni della ricorrente di non accettare la perizia di variante e di chiedere la risoluzione del contratto. 2. L'inammissibilità del ricorso sussiste anche per genericità e carenza di prova delle censure proposte. Incombe sulla parte ricorrente l'onere di indicare e provare specificamente i fatti posti a base delle proprie pretese, in applicazione del principio generale di cui agli artt. 2697 c.c. e 115 c.p.c., applicabile anche al processo amministrativo. In mancanza di una prova compiuta, il ricorrente deve quantomeno offrire un principio di prova perché il giudice possa esercitare i propri poteri istruttori. 3. Le spese di lite seguono la soccombenza e sono liquidate in favore delle parti costituite.