Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19926 del 19 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:19926PEN

Massima

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La legittima difesa, quale causa di giustificazione, richiede la sussistenza di tre elementi essenziali: l'offesa ingiusta, l'attualità del pericolo e la proporzionalità tra la difesa e l'offesa. Perché possa configurarsi la legittima difesa, è necessario che l'aggressione sia in atto e che il pericolo sia imminente, tale da imporre un intervento immediato per scongiurare un danno. La reazione difensiva, inoltre, deve essere proporzionata all'offesa subita, senza eccedere i limiti della necessaria difesa. La legittima difesa putativa, invece, ricorre quando l'agente, per errore, ritenga erroneamente sussistenti i presupposti della legittima difesa. In tal caso, la punibilità è esclusa o attenuata a seconda della colpevolezza dell'errore. L'eccesso colposo di legittima difesa, infine, si configura quando l'agente, pur essendo in presenza di una situazione di legittima difesa, eccede colposamente i limiti della necessaria difesa. In tali ipotesi, la pena è diminuita. Pertanto, ai fini della configurabilità di una delle suddette cause di giustificazione o di esclusione/attenuazione della pena, è necessario che l'aggressione sia in atto e che il pericolo sia attuale e imminente, tale da imporre un intervento immediato per scongiurare un danno, e che la reazione difensiva sia proporzionata all'offesa subita, senza eccedere i limiti della necessaria difesa. La mera ipoteticità o prevenzione del pericolo, così come l'eccessiva reazione rispetto all'offesa, non consentono di riconoscere alcuna delle suddette cause di esclusione o attenuazione della responsabilità penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. SESSA Renata - rel. Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/11/2019 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. RENATA SESSA;
il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. PICARDI Antonietta, ha concluso, ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8, chiedendo dichiararsi inammissibile il ricorso.
Il difensore di parte civile, avv. (OMISSIS), ha concluso come da memoria …

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