Cassazione penale Sez. IV ordinanza n. 11551 del 7 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:11551PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione avverso la sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti (c.d. "patteggiamento") è ammissibile solo per motivi attinenti all'espressione della volontà dell'imputato, al difetto di correlazione tra richiesta e sentenza, all'erronea qualificazione giuridica del fatto, all'illegalità della pena o della misura di sicurezza. L'errore nella qualificazione giuridica del fatto, tuttavia, deve essere manifesto e palese, non potendosi dedurre meri errori valutativi in diritto che non risultino evidenti dal testo del provvedimento impugnato. In tali casi, il ricorso è dichiarato inammissibile, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende, in considerazione delle ragioni di inammissibilità del ricorso stesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. BRUNO M. - rel. Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/12/2019 del GIUDICE UDIENZA PRELIMINARE di NAPOLI NORD;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MARIAROSARIA BRUNO;
lette le conclusioni del PG Dott. VIOLA ((omissis)).
MOTIVI DELLA DECISIONE
1. La difesa di (OMISSIS) ha proposto ricorso per Cassazione avverso la sentenza emessa in data 19/12/2019 dal Tribunale di Napoli Nord che, a seguito di giudizio definito con il rito del patteggiamento, ha applicato al ricorrente la pena concordata di …

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