Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35936 del 16 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:35936PEN

Massima

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Il delitto di circonvenzione di incapace si configura quando l'agente, approfittando dello stato di deficienza psichica della persona offesa, riconoscibile ab externo, la induce a compiere atti dispositivi del proprio patrimonio a proprio vantaggio. La prova della deficienza psichica e della sua riconoscibilità esterna può essere desunta da elementi obiettivi, quali le condizioni in cui la persona offesa è stata ritrovata, il comportamento dell'imputato e i risultati di consulenze tecniche e perizie psichiatriche e grafologiche. Il giudice di merito, nel valutare tali elementi, gode di un ampio margine di discrezionalità, purché la motivazione sia logica e coerente con il quadro probatorio. Il controllo di legittimità della Corte di Cassazione, in tema di vizi della motivazione, non può spingersi a una rivalutazione del merito, ma deve limitarsi a verificare la compatibilità della motivazione con il senso comune e i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. BARTOLINI Francesco - Consigliere

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. RENZO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Lu. St. nato il (OMESSO);

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

Udita la relazione svolta dal consigliere Dott. RENZO Michele;

Sentito il Pubblico Ministero, sost. proc. gen. Dott. LO VOI Francesco, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

Sentito il difensore della parte civile costituita, avv. ANDREATTA Angelo del Foro di Venezia, che ha chiesto il rigetto del ricorso e la rifusione delle spese co…

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