Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 1255 del 2019

ECLI:IT:TARPA:2019:1255SENT

Massima

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Il Comune può legittimamente revocare le concessioni cimiteriali perpetue o di durata superiore a 99 anni, qualora siano trascorsi almeno 50 anni dall'ultima tumulazione e sussista una grave situazione di insufficienza del cimitero rispetto al fabbisogno, non altrimenti risolvibile con tempestivi interventi di ampliamento o costruzione di nuovi impianti cimiteriali. Tale facoltà di revoca, prevista dall'art. 92 del D.P.R. n. 285/1990 e dal regolamento comunale, risponde alla ratio di far discendere la decadenza della concessione dal non uso della stessa, che sottende la presunzione di carenza di interesse alla sua conservazione. La concessione cimiteriale, infatti, essendo relativa a beni demaniali, non può configurarsi senza limiti di tempo, in quanto gli atti dispositivi in via amministrativa devono essere soggetti a periodica verifica della persistenza delle condizioni che ne hanno giustificato il rilascio. Pertanto, il Comune può legittimamente estendere la disciplina della revoca delle concessioni di durata superiore a 99 anni anche alle concessioni perpetue, in quanto tale modus operandi risponde alla ratio della norma, volta a far cessare il diritto di sepolcro in presenza di comprovate esigenze di interesse pubblico, quali la grave carenza di spazi cimiteriali rispetto al fabbisogno della collettività. La revoca della concessione, inoltre, può essere disposta anche senza la previa comunicazione all'interessato, qualora ricorrano situazioni di urgenza e necessità tali da non consentire la partecipazione al procedimento, fermo restando che l'omissione di tale comunicazione non incide sulla legittimità del provvedimento, atteso che l'interessato non avrebbe potuto rappresentare alcuna situazione utile a scongiurare l'adozione della revoca, essendo incontestata la mancanza di nuove sepolture per oltre cinquanta anni e la grave insufficienza del cimitero rispetto al fabbisogno del Comune.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/05/2019

N. 01255/2019 REG.PROV.COLL.

N. 01652/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1652 del 2013, proposto da
Elisabetta Giambanco, rappresentata e difesa dall'avvocato Christian Conti, con domicilio eletto presso il suo studio in Palermo, via Marchese di Villabianca n. 4;

contro

Comune di Palermo, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Ezio Tomasello, con domicilio eletto presso l’Ufficio Legale del Comune, in Palermo, piazza Marina n. 39;

per l'annullamento

- della determina sindacale 123 del 28 giugno 2006, con la quale è stata disposta la revoca delle concessioni di durata eccedenti i 99 anni quando siano tra…

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