Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17365 del 19 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:17365PEN

Massima

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Il giudice, in sede di convalida dell'arresto in flagranza di reato, deve limitarsi a verificare il rispetto delle condizioni previste dalla legge per l'arresto, senza esprimersi sulla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, la cui valutazione è riservata alla successiva fase cautelare. Il giudice della convalida deve operare con un giudizio "ex ante", avendo riguardo esclusivamente alla situazione di fatto percepita dagli agenti al momento dell'intervento, senza tener conto di elementi successivamente emersi. Pertanto, il giudice non può sovrapporre alla verifica dei presupposti della misura precautelare la più pregnante valutazione della configurabilità del reato e dell'attribuibilità soggettiva, propria della fase cautelare. Nella fattispecie, gli elementi emersi all'atto dell'arresto in flagranza, quali il tentativo di furto di un capo di abbigliamento da parte del minore in concorso con altri soggetti e il rinvenimento dello stesso capo con la placca antitaccheggio danneggiata, non possono essere qualificati come desistenza volontaria o come mancanza di contributo concorsuale, dovendo invece ritenersi sussistenti i presupposti per la convalida dell'arresto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE PER I MINORENNI DI ROMA;
nel procedimento nei confronti di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 30/11/2018 del Gip del Tribunale per i minorenni di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. RICCARDI GIUSEPPE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa PICARDI Antonietta, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;…

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