Cassazione penale Sez. II sentenza n. 47946 del 18 ottobre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:47946PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'ambito del procedimento di prevenzione personale e patrimoniale, può sindacare la motivazione del provvedimento impugnato solo nei casi di motivazione inesistente o meramente apparente, non essendo ammissibile il controllo sull'iter logico-argomentativo seguito dal giudice di merito. Il ricorso per cassazione è ammesso esclusivamente per violazione di legge, con la conseguenza che doglianze relative alla valutazione degli elementi di prova, all'adeguatezza dei parametri utilizzati o all'illogicità della motivazione sono inammissibili. Il giudice di legittimità deve pertanto limitarsi a verificare la sussistenza dei requisiti minimi di coerenza, completezza e logicità della motivazione, senza poter sindacare la correttezza delle valutazioni di merito operate dal giudice di appello.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. PAZZI Alberto - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso il decreto del 17/07/2015 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. Vincenzo Tutinelli;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, nella persona …

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