Il provvedimento di revoca dell'assegnazione di un alloggio antisismico adottato dalla struttura commissariale competente per la ricostruzione post-sisma è illegittimo qualora non sia stato adottato dall'organo che aveva originariamente disposto l'assegnazione, ovvero il Sindaco del Comune interessato, e non abbia adeguatamente valutato gli elementi probatori forniti dal beneficiario in ordine alla sussistenza dei requisiti di residenza o stabile domicilio nel Comune alla data del sisma, atteso che la residenza non può essere automaticamente esclusa per il solo fatto dello svolgimento di attività lavorativa in altro Comune, dovendo essere valutato l'insieme degli elementi che consentono di individuare il centro effettivo degli interessi personali e familiari della persona. L'amministrazione è pertanto tenuta a riesaminare la posizione del beneficiario, valorizzando tutti gli elementi di fatto dedotti a dimostrazione della permanenza della residenza o del domicilio nel Comune colpito dal sisma, in conformità ai principi elaborati dalla giurisprudenza in materia di determinazione della residenza e del domicilio.