Cassazione penale Sez. I sentenza n. 30487 del 1 agosto 2011

ECLI:IT:CASS:2011:30487PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione di stampo mafioso può essere desunta da gravi indizi di colpevolezza, quali le dichiarazioni di collaboratori di giustizia, le intercettazioni ambientali che evidenziano l'identità di vedute e la fiducia tra il soggetto indagato e il capo riconosciuto dell'organizzazione criminale, nonché le conversazioni che dimostrano il ruolo strategico e di reggente svolto dall'indagato all'interno della consorteria mafiosa. Tali elementi indiziari, se adeguatamente motivati dal giudice di merito, possono fondare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, anche in assenza di specifiche condotte delittuose attribuibili all'indagato, purché emerga il suo inserimento organico e la sua funzione apicale all'interno dell'associazione criminale. Analogamente, la ricettazione aggravata di somme di denaro provenienti da estorsioni commesse dalla consorteria mafiosa può essere desunta da indizi quali le conversazioni intercettate che evidenziano l'accordo per la ricezione di quote delle tangenti estorte, nonché la documentazione sequestrata che attesta l'accettazione di tali proventi illeciti. Tali elementi indiziari, se adeguatamente valutati e motivati dal giudice di merito, possono fondare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato di ricettazione aggravata, a prescindere dalla dimostrazione di specifiche condotte estorsive poste in essere direttamente dall'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - rel. Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BR. AN. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 700/2010 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 19/07/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELE CAPOZZI;

sentite le conclusioni del PG Dott. MONETTI Vito, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

Udito il difensore avv. Masseo Eleonora, che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza …

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