Cassazione penale Sez. II sentenza n. 36637 del 6 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:36637PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare ai sensi dell'art. 274 lett. c) c.p.p., può essere desunto non solo dalla gravità del fatto, ma anche dalla personalità dell'indagato, valutata sulla base dei suoi comportamenti e atti concreti, anche in assenza di precedenti penali, qualora emergano elementi significativi di pericolosità sociale. In tal caso, la misura cautelare degli arresti domiciliari può ritenersi adeguata a consentire un minimo di decontestualizzazione dell'indagato dall'ambiente esterno e dalla possibilità di reiterare i gravi fatti commessi, anche quando l'imputato sia incensurato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

avverso l'ordinanza emessa il 23 ottobre 2012 dal Tribunale di Ancona;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Matilde Cammino;

udita la requisitoria del Pubblico Ministero, sost. proc. gen. Dott. Volpe Giuseppe, che ha chiesto la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza in data 23 ottobre 2012 il Tribunale di Ancona h…

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