Tribunale Amministrativo Regionale Emilia Romagna - Parma sentenza breve n. 23 del 2012

ECLI:IT:TARPR:2012:23SENB

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza comunale di demolizione di un manufatto edilizio realizzato senza titolo abilitativo, ha dichiarato l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, in quanto l'Amministrazione comunale aveva annullato in autotutela il provvedimento impugnato, rilevando che dalla documentazione prodotta dai ricorrenti emergeva l'esistenza del manufatto fin dall'anno 1966. Nonostante la carenza di interesse sopravvenuta, il Tribunale ha ritenuto di compensare le spese di giudizio, considerata la non agevole determinazione dell'epoca di realizzazione dell'opera, mentre ha posto a carico dell'Amministrazione soccombente l'onere del contributo unificato versato dalla parte ricorrente, ai sensi dell'art. 13, comma 6-bis.1, del d.P.R. n. 115 del 2002. Dalla sentenza si evince il principio per cui, in presenza di un provvedimento amministrativo di demolizione di un manufatto edilizio realizzato senza titolo abilitativo, il giudice amministrativo, pur dichiarando l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse a seguito dell'annullamento in autotutela del provvedimento impugnato, può comunque compensare le spese di giudizio, tenuto conto della complessità della questione relativa all'epoca di realizzazione dell'opera, e porre a carico dell'Amministrazione soccombente l'onere del contributo unificato versato dalla parte ricorrente.

Sentenza completa

N. 00499/2011
REG.RIC.

N. 00023/2012 REG.PROV.COLL.

N. 00499/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la ((omissis))

sezione staccata di Parma (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ai sensi dell’art. 60 cod.proc.amm.

sul ricorso n. 499 del 2011 proposto da ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall’avv. ((omissis)) e dall’avv. ((omissis)), e presso le stesse elettivamente domiciliati in Parma, via ((omissis)) n. 8;

contro

il Comune di Terenzo, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)) e presso lo stesso elettivamente domiciliato in Parma, vicolo dei Mulini n. 6;

per l'annullamento

dell’ordinanza del Comune di Terenzo n. 15/2011 in data 24 agosto 2011, recante l’ingiunzione di demolizione di un manufatto di proprietà dei ricorren…

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