Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 28640 del 18 luglio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:28640PEN

Massima

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Il giudicato cautelare formatosi a seguito della conferma, in sede di riesame, dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere preclude la possibilità di dedurre con l'appello avverso il provvedimento di rigetto dell'istanza di revoca della misura cautelare applicata, la mancanza originaria di indizi, sulla quale è già intervenuto definitivamente il primo gravame, potendo essere dedotti soltanto elementi di fatto nuovi, che comportino il mutamento del quadro processuale di riferimento che rende possibile la revoca o la modifica della misura cautelare applicata. Pertanto, una volta che si sia chiesto il riesame e che questo si sia concluso con la conferma dell'ordinanza cautelare impugnata, non può essere dedotta con l'appello avverso il provvedimento di rigetto dell'istanza di revoca della misura cautelare applicata, la mancanza originaria di indizi, sulla quale è già intervenuto definitivamente il primo gravame, potendo essere dedotti soltanto elementi di fatto nuovi, che comportino il mutamento del quadro processuale di riferimento che renda possibile la revoca o la modifica della misura cautelare applicata. Il giudicato cautelare formatosi a seguito della conferma, in sede di riesame, dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere preclude la possibilità di dedurre con l'appello avverso il provvedimento di rigetto dell'istanza di revoca della misura cautelare applicata, la mancanza originaria di indizi, sulla quale è già intervenuto definitivamente il primo gravame, potendo essere dedotti soltanto elementi di fatto nuovi, che comportino il mutamento del quadro processuale di riferimento che renda possibile la revoca o la modifica della misura cautelare applicata. Pertanto, una volta che si sia chiesto il riesame e che questo si sia concluso con la conferma dell'ordinanza cautelare impugnata, non può essere dedotta con l'appello avverso il provvedimento di rigetto dell'istanza di revoca della misura cautelare applicata, la mancanza originaria di indizi, sulla quale è già intervenuto definitivamente il primo gravame, potendo essere dedotti soltanto elementi di fatto nuovi, che comportino il mutamento del quadro processuale di riferimento che renda possibile la revoca o la modifica della misura cautelare applicata. Il giudicato cautelare formatosi a seguito della conferma, in sede di riesame, dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere preclude la possibilità di dedurre con l'appello avverso il provvedimento di rigetto dell'istanza di revoca della misura cautelare applicata, la mancanza originaria di indizi, sulla quale è già intervenuto definitivamente il primo gravame, potendo essere dedotti soltanto elementi di fatto nuovi, che comportino il mutamento del quadro processuale di riferimento che renda possibile la revoca o la modifica della misura cautelare applicata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovan - Presidente

Dott. MANNINO Saveri - Consigliere

Dott. MARTELLA Ilario - Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. CONTI Giovan - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

- SC. Al. , nato il (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Reggio Calabria 6 luglio 2006 nel procedimento penale n. 165 P/06 R.T.L..

Sentita la relazione svolta dal Cons. Dott. MANNINO S. F;

Sentita la requisitoria del PROCURATORE GENERALE, in persona del Dott. FEBBRARO Giuseppe, il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.

Osserva:

IN FATTO E DIRITTO

Avverso l'ordinanza del Tribunale de…

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