La condotta di occupazione di un mezzo di trasporto pubblico, che determina una turbativa e un ritardo nel servizio, integra il reato di turbativa di pubblico servizio, a prescindere dalla possibilità di altri mezzi di effettuare il collegamento senza intralci. Il reato sussiste anche qualora l'occupazione avvenga nel contesto di una manifestazione sindacale, in quanto l'esercizio del diritto di sciopero e di manifestazione non può giustificare l'impedimento o l'interruzione del regolare svolgimento di un pubblico servizio. Il giudice di merito, attraverso l'esame delle prove testimoniali, può accertare in modo esauriente e logico la condotta di occupazione del mezzo di trasporto da parte degli imputati, configurando così gli estremi del reato contestato. L'inammissibilità del ricorso per cassazione, in assenza di vizi logici o giuridici nella motivazione, comporta la condanna dei ricorrenti al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende.