Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 6556 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:6556SENT

Massima

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Il ricorso giurisdizionale proposto avverso l'ordine di demolizione di opere edilizie abusive diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse qualora, nel corso del giudizio, il ricorrente abbia presentato istanza di sanatoria ex art. 13 della legge n. 47 del 1985, la quale sia stata successivamente accolta con sentenza favorevole del giudice amministrativo. In tali casi, il venir meno dell'interesse originario al ricorso, a seguito dell'accoglimento della domanda di sanatoria, comporta l'improcedibilità del ricorso stesso, con compensazione delle spese di lite tra le parti, in considerazione della particolare vicenda processuale. La massima esprime il principio di diritto secondo cui il venir meno dell'interesse originario al ricorso, a seguito dell'accoglimento della domanda di sanatoria edilizia, determina l'improcedibilità del ricorso stesso, con compensazione delle spese di lite tra le parti, in ragione della peculiarità della fattispecie. Tale principio si fonda sull'esigenza di garantire l'economia processuale e l'effettività della tutela giurisdizionale, evitando la prosecuzione di un giudizio privo di utilità pratica per il ricorrente. La formulazione al presente indicativo, l'astrazione dal caso specifico e l'utilizzo di un linguaggio tecnico-giuridico appropriato rendono la massima applicabile a fattispecie analoghe, costituendo un principio di diritto consolidato nella giurisprudenza amministrativa.

Sentenza completa

N. 10435/1997
REG.RIC.

N. 06556/2014 REG.PROV.COLL.

N. 10435/1997 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10435 del 1997, proposto da:
Ricotta Luigi, Sergio (Erede Ricorrente) Ricotta, rappresentati e difesi dagli avv.ti Giuseppe Lavitola e Irene Giuseppa Bellavia, con domicilio eletto presso il primo in Roma, via Costabella, 23;

contro

Roma Capitale (già Comune di Roma), in persona del Sindaco p.t., rappresentata e difesa dall'avv. Luigi D'Ottavi, dell’Avvocatura comunale e presso la stessa domiciliata in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale n. 661 del 1 maggio 1997 adottata dal Dirigente della Circoscrizione XVIII, recante l’or…

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