Cassazione penale Sez. II sentenza n. 40834 del 6 ottobre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:40834PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, in sede di ricorso per cassazione avverso un provvedimento di riesame in tema di misure cautelari personali, può sindacare la motivazione del provvedimento impugnato solo in presenza di vizi di mancanza o manifesta illogicità, senza poter valutare autonomamente la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza o delle esigenze cautelari, essendo tale compito riservato in via esclusiva ai giudici di merito. Pertanto, qualora il tribunale del riesame abbia adeguatamente motivato in ordine alla sussistenza degli indizi relativi al reato contestato, sulla base delle dichiarazioni rese dalla persona offesa e dall'indagato, il ricorso per cassazione deve essere dichiarato inammissibile, non potendosi sindacare la valutazione compiuta dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. CIANFROCCA PierLuigi - Consigliere

Dott. COSCIONI Giusep - rel. Consigliere

Dott. LEOPIZZI Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 27/04/2023 del TRIB. LIBERIA' di TORINO;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIUSEPPE COSCIONI;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale PIETRO MOLINO, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il difensore di (OMISSIS) ricorre per cassazione avverso l'ordinanza del Tribunale del Riesame di Torino che aveva confermato l'ordinanza emessa dal giudice per l…

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