Cassazione penale Sez. I sentenza n. 25296 del 23 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:25296PEN

Massima

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Il provvedimento emesso dal pubblico ministero nell'ambito delle sue funzioni istituzionali è inoppugnabile con ricorso per cassazione in quanto privo di natura giurisdizionale, essendo previsto dalla legge quale unico rimedio l'incidente di esecuzione attivabile senza limiti di tempo dall'interessato dinanzi al giudice dell'esecuzione individuato secondo i criteri di cui all'articolo 665 del codice di procedura penale. Il ricorso per cassazione proposto contro tale provvedimento, anche in presenza di vizi dedotti, deve pertanto essere dichiarato inammissibile, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma congrua alla cassa delle ammende, salvo l'ipotesi di esclusione di colpa nella proposizione dell'impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

GR. GA. N. IL (OMESSO);

avverso il provvedimento n. 7323/2009 della PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO TRIBUNALE di MILANO, del 01/11/2010;

sentita la relazione del Consigliere Dott. ANGELA TARDIO;

lette le conclusioni del Procuratore Generale Dott. FRANCESCO MAURO IACOVIELLO, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso con condanna del ricorrente alle spese del procedimento.

RITENUTO IN FATTO

1. Con atto del 11 gennaio 2…

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