Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18989 del 20 aprile 2017

ECLI:IT:CASS:2017:18989PEN

Massima

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Il reato di ingiuria (art. 594 c.p.) è stato abrogato dal legislatore con il D.Lgs. n. 7/2016, determinando l'estinzione di tutti i reati di ingiuria oggetto del presente giudizio. Di conseguenza, la sentenza di condanna deve essere annullata senza rinvio, in quanto il fatto non è più previsto dalla legge come reato. Ciò comporta altresì la revoca delle statuizioni civili accessorie alla condanna penale, con la conseguenza che il danneggiato dovrà rivolgersi al giudice civile per ottenere il ristoro del danno. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione è che l'abrogazione di una fattispecie penale incide anche sulle pronunce civili accessorie, determinando la caducazione di tali statuizioni e la necessità per il danneggiato di agire in sede civile per il risarcimento del danno.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. SCARLINI E. Vittorio - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del Tribunale di Benevento del 25.11.2013;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Roberto Amatore;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. MAZZOTTA Gabriele, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio …

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