Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Latina sentenza breve n. 729 del 2011

ECLI:IT:TARLT:2011:729SENB

Massima

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La presentazione di una domanda di sanatoria edilizia ai sensi dell'art. 37 del D.P.R. 380/2001 determina la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente all'annullamento dell'ordinanza di demolizione, in quanto comporta la necessaria formazione di un nuovo provvedimento, di accoglimento o di rigetto della domanda stessa, che rende inefficace la sanzione oggetto dell'originario ricorso. L'interesse del responsabile dell'abuso edilizio si sposta, pertanto, dall'annullamento della sanzione divenuta inefficace, all'eventuale atto di rigetto della domanda di sanatoria e ai conseguenti provvedimenti. In tali casi, il ricorso deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, senza che vi sia necessità di pronunciarsi sulle spese di giudizio, in assenza della costituzione in giudizio della parte pubblica.

Sentenza completa

N. 00699/2011
REG.RIC.

N. 00729/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00699/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

sezione staccata di Latina (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 699 del 2011, proposto da:
((omissis)) RUSSO, rappresentata e difesa dall’ avv. ((omissis)), presso il quale elettivamente domicilia in Latina, via Carducci n. 7;

contro

Comune di Sperlonga, in persona del Sindaco pro-tempore, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

dell’ordinanza del Dirigente UTC, n. 43 del 28.4.2011, con la quale è stata ingiunta la demolizione di una recinzione, perché realizzata in difformità rispetto al permesso di costruire n. 14/2008, nonché di un cancello e di una passerella in legno.

Visto il…

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