Cassazione penale Sez. III sentenza n. 12820 del 28 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:12820PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, può fondare il proprio giudizio sulla dichiarazione precisa, coerente e circostanziata resa da un solo collaboratore di giustizia, purché tale dichiarazione trovi riscontro in elementi esterni, anche di natura logica, che ne rendano verosimile il contenuto. Le eventuali discrasie o contraddizioni tra le dichiarazioni dei diversi collaboratori, se di carattere secondario rispetto al quadro indiziario complessivo, non inficiano la validità della motivazione, la quale deve essere valutata nella sua unitarietà e organicità, senza che il giudice sia tenuto a un'analitica confutazione di ogni singolo elemento. Inoltre, l'onere di specifica contestazione del riepilogo dei motivi di gravame proposti in sede cautelare incombe sul ricorrente, il quale, in mancanza di tale contestazione, non può dedurre per la prima volta in cassazione vizi relativi alla credibilità soggettiva dei collaboratori. Infine, il giudice di legittimità, nel valutare la congruità della motivazione, può tenere conto anche di elementi di natura logica e di riscontri esterni, purché coerenti e ragionevoli, senza che la mera menzione, in una intercettazione, di un nome diverso da quello dell'indagato sia sufficiente a inficiare l'impianto probatorio complessivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LIBERATI Giovanni - Presidente

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 02/08/2022 del tribunale di Lecce;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. NOVIELLO Giuseppe;
udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa MANUALI Valentina, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il tribunale di Lecce, adito ai sensi dell'articolo 309 c.p.p. nell'interesse …

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