In materia di reati concernenti gli stupefacenti, la nozione di "quantita` ingente" di cui all'art. 80, secondo comma, del d.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, deve essere ricavata dalla "ratio" della norma incriminatrice, cui accede, e cioe` dell'art. 73 dello stesso d.P.R., la quale consiste nella necessita` di impedire la diffusione del consumo di sostanze stupefacenti. Di conseguenza, si deve definire "ingente" solo quella quantita` che sia idonea a cagionare tale fenomeno in misura molto ampia, poiche` valga a soddisfare le esigenze di un numero molto elevato di tossicodipendenti per un periodo prolungato, o a saturare una vasta area del mercato in un solo giorno. Pur avendo il legislatore utilizzato una parola che sta ad indicare uno dei livelli piu` alti della scala degli aggettivi di quantita`, sarebbe, tuttavia, erroneo ritenere che "ingente" equivalga ad "immane", e, conseguentemente, affermare che sarebbero "ingenti" le sole quantita` di droga valutabili in chilogrammi, o, addirittura, in quintali. (Fattispecie in cui la Corte ha ritenuto non ingente il quantitativo di grammi 341,874 di eroina pura).    da vedere: Sen 29/10/1992 10353 sez 6 Pen Sen 03/11/1992 10627 sez 6 Pen