Cassazione penale Sez. V sentenza n. 51124 del 29 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:51124PEN

Massima

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La pronuncia di un'espressione offensiva nei confronti di un soggetto, anche se provocata dalla scoperta di un comportamento illecito di quest'ultimo, non è scriminata ai sensi dell'art. 599, comma 2, c.p. qualora tale scoperta non costituisca una provocazione diretta e immediata tale da giustificare la reazione verbale. Tuttavia, ove la condotta offensiva sia stata determinata dalla conoscenza di un fatto ingiusto posto in essere dalla persona offesa, come l'utilizzo di documentazione falsa per ottenere un decreto ingiuntivo, il giudice è tenuto a valutare tale circostanza ai fini dell'esclusione della punibilità, non potendo trascurare di esaminare tale profilo difensivo e le relative richieste istruttorie. In tali casi, la sentenza di condanna deve essere annullata agli effetti civili, con rinvio al giudice competente per il riesame della questione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo A - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. DE MARZO G. - rel. Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO P. G. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 710/2003 TRIB.SEZ.DIST. di ABBIATEGRASSO, del 17/02/2009;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/09/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE DE MARZO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DELEHAYE Enrico che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 17/02/200…

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