Cassazione penale Sez. I sentenza n. 24157 del 23 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:24157PEN

Massima

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Il soggetto passivo del reato di truffa militare deve essere individuato in colui che subisce la definitiva diminuzione patrimoniale, non potendosi attribuire tale qualità all'amministrazione militare che realizza solo una anticipazione della retribuzione poi tempestivamente ripianata, in quanto la consumazione del reato richiede l'effettiva deminutio patrimonii del soggetto passivo. Ne consegue che, in caso di fruizione indebita di permessi retribuiti per assistenza a un congiunto invalido, la giurisdizione penale militare difetta laddove l'onere economico definitivo gravi sull'INPS, essendo quest'ultimo l'ente che subisce la perdita patrimoniale definitiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - rel. Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS)
avverso la sentenza del 22/09/2020 della CORTE MILITARE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MAGI RAFFAELLO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Flamini C. M., che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
Il Procuratore Generale Militare conclude per il rigetto del ricorso;
udito il difensore:
L'avvocato (OMISSIS) difensore fiducia insiste nei moti…

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