Cassazione penale Sez. III sentenza n. 27109 del 30 giugno 2015

ECLI:IT:CASS:2015:27109PEN

Massima

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Il reato di falso in atto pubblico per induzione di cui agli artt. 48 e 479 c.p. non è configurabile quando il pubblico ufficiale, in ragione delle sue specifiche competenze tecniche e professionali, è in grado di verificare autonomamente la fondatezza delle dichiarazioni rese dal privato nella documentazione presentata, senza essere indotto in errore dalle eventuali false prospettazioni di quest'ultimo. Ciò in quanto il pubblico ufficiale, in quanto soggetto professionalmente qualificato e funzionalmente destinato a verificare la legittimità dell'atto, non può confidare supinamente sulla qualità professionale del privato che presenta l'istanza, ma deve comunque svolgere un accertamento della sussistenza dei presupposti rappresentati e delle condizioni necessarie per il rilascio del titolo richiesto. Pertanto, la mera qualità professionale del privato che prospetta determinate situazioni al fine dell'accoglimento dell'istanza non vale ad esonerare il pubblico ufficiale dai necessari controlli e verifiche, non potendo il ragionevole affidamento riposto dal pubblico ufficiale sulle competenze del privato creare i presupposti di una attività ingannatoria in caso di false prospettazioni. Inoltre, il reato di falso in atto pubblico per induzione non è configurabile quando le dichiarazioni rese dal privato, pur discutibili sotto il profilo interpretativo o valutativo, non integrino una rappresentazione inveritiera di una realtà fattuale, ma si risolvano in questioni rimesse alla valutazione tecnica del pubblico ufficiale, il quale, nel parere favorevole rilasciato, abbia dato atto della questione e delle ragioni per cui ha ritenuto legittima l'utilizzazione dell'area contestata ai fini del calcolo dell'indice di edificabilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. SAVINO Mariapia - rel. Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI L'AQUILA;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2509/2011 CORTE APPELLO di L'AQUILA, del 12/04/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 24/09/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIAPIA GAETANA SAVINO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. IZZO Gioacchino, che ha concluso p…

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