Cassazione penale Sez. I sentenza n. 43825 del 28 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:43825PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il vizio totale di mente, ai sensi dell'art. 88 c.p., non sussiste qualora la sintomatologia psichiatrica, pur grave, non sia tale da escludere o scemare grandemente la capacità di intendere e di volere dell'imputato al momento del fatto, dovendosi invece ritenere che l'azione delittuosa sia stata determinata da uno stato emotivo e passionale, come la gelosia, che non incide sull'imputabilità. Perché lo stato emotivo e passionale possa rilevare ai fini dell'imputabilità, è necessario che esso degeneri in un vero e proprio squilibrio mentale, anche se transitorio, che produca obnubilamento della coscienza e paralisi dei freni inibitori, annullando la capacità di percepire il significato delle proprie azioni e di determinarsi liberamente. La mancata esecuzione di una perizia psichiatrica, richiesta dall'imputato, non costituisce motivo di ricorso per cassazione, in quanto la perizia è un mezzo di prova neutro, sottratto alla disponibilità delle parti e rimesso alla discrezionalità del giudice. Inoltre, la determinazione della pena, nel rispetto dei criteri di cui all'art. 133 c.p., rientra nella discrezionalità del giudice di merito e non è sindacabile in sede di legittimità, se adeguatamente motivata, anche quando non prenda in esame specificamente tutti gli elementi indicati dall'imputato a suo favore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella - Presidente

Dott. MANCUSO Luigi Fabrizio - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/05/2018 della CORTE ASSISE APPELLO di CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ANTONIO CAIRO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore CANEVELLI PAOLO;
Il PG conclude chiedendo il rigetto del ricorso.
E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di Roma in sostituzione dell'avvocato …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.