Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 11321 del 13 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:11321PEN

Massima

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Il ruolo di promotore di un'associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico si desume dalla prova di ripetuti contatti dell'indagato con i fornitori di droga, dall'organizzazione dei trasporti della sostanza stupefacente verso gli spacciatori al dettaglio, dalla gestione delle diverse fasi delle operazioni illecite, dalla scelta dei trasportatori e dalla fornitura di istruzioni e cellulari a costoro, nonché dalla disponibilità degli altri associati a sostenere le spese di assistenza legale e l'assistenza economica per i parenti dei detenuti, elementi tutti che denotano l'affectio societatis e la coscienza e volontà di fornire un concreto contributo a un sodalizio stabile dedito al traffico di droga. La genericità dell'imputazione relativa al concorso nel reato fine di spaccio di stupefacenti è esclusa dalla specifica indicazione dei correi, del quantitativo e del tipo di sostanza trasportata, del luogo e della data del reato. Le intercettazioni telefoniche e ambientali, anche se delegate dalla polizia giudiziaria con i suoi impianti, sono legittimamente utilizzabili ai fini della prova, in quanto i relativi decreti autorizzativi, pur se privi di specifica motivazione sulla urgenza e sull'inidoneità/insufficienza delle apparecchiature installate nella Procura, sono comunque adeguatamente motivati sulla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, desunti non solo dalle intercettazioni, ma anche dall'attività di osservazione e controllo della polizia giudiziaria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. MARTELLA Ilario - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Vi. Gi., n. a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del G.i.p. del Tribunale di Salerno in data 24 settembre 2007;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udito il Procuratore generale nella persona del Sostituto Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore, avvocato ((omissis)) in sostituzione dell'avvocato ((omissis)).

FATTO E DIRITTO <…

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