Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29664 del 8 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:29664PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso può essere provata anche in assenza della commissione di specifici reati-fine o di formule rituali di affiliazione, essendo sufficiente l'accertamento del contributo, anche occasionale e limitato nel tempo, dell'indagato alle attività illecite del sodalizio, come desumibile da dichiarazioni di collaboratori di giustizia corroborate da elementi di riscontro estrinseco. In tema di custodia cautelare per il delitto di cui all'art. 416-bis c.p., opera una presunzione di pericolosità sociale dell'indagato, che può essere superata solo quando sia dimostrato che lo stesso ha stabilmente rescisso i suoi legami con l'organizzazione criminosa, incombendo sul giudice l'onere di dare atto dell'inesistenza di elementi idonei a vincere tale presunzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. SGADARI Giusep - est. Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

Dott. MONACO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 10/12/2018 del Tribunale di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa svolta dal Consigliere, Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott.ssa ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe, il Tribunale di Catania confermava l'ordinanza del Giudice pe…

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