Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13076 del 17 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:13076PEN

Massima

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Il procedimento di prevenzione, distinto dal processo penale e dal procedimento per l'applicazione delle misure di sicurezza, è caratterizzato da peculiarità sia sul piano processuale che in relazione ai presupposti sostanziali. In tale ambito, il ricorso per cassazione è ammesso esclusivamente per violazione di legge, essendo precluso il sindacato sulla motivazione per vizi di illogicità manifesta. Il vizio di motivazione apparente, tuttavia, è deducibile in sede di legittimità, in quanto configura una violazione dell'obbligo di provvedere con decreto motivato imposto al giudice d'appello. Tale vizio è ravvisabile solo quando la motivazione sia completamente priva dei requisiti minimi di coerenza e di completezza, al punto da risultare inidonea a rendere comprensibile l'iter logico seguito dal giudice di merito, oppure le linee argomentative siano talmente scoordinate da rendere oscure le ragioni che hanno giustificato il provvedimento. Nell'ambito del procedimento di prevenzione, il giudice è titolare di un autonomo potere di valutazione degli elementi probatori ed indiziari tratti dai procedimenti penali, che possono essere utilizzati nei confronti dei soggetti indicati nella normativa di riferimento anche qualora non siano stati ritenuti sufficienti ad integrare la prova della partecipazione ad associazione mafiosa. Tuttavia, qualora vi sia stata condanna nel procedimento penale, il giudice della prevenzione potrà riferirsi ad essa come ad un "fatto" solo se la sentenza è passata in giudicato, mentre, qualora non sia definitiva, egli dovrà confrontarsi "autonomamente" con gli elementi probatori per verificare la sussistenza dei presupposti che legittimano l'applicazione della misura.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso il decreto del 19/02/2016 della CORTE APPELLO di PALERMO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa MICCOLI GRAZIA;
Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Dott.ssa FILIPPI Paola, ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto del 19 febbraio 2016 la Corte di appello di Palermo ha confermato il decreto eme…

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