Cassazione penale Sez. V sentenza n. 6785 del 13 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:6785PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, desumibili da intercettazioni telefoniche e comunicazioni social, che dimostrino il coinvolgimento dell'indagato in trattative per la compravendita di armi comuni e da guerra nonché di sostanze stupefacenti, anche in concorso con esponenti di un'associazione mafiosa, giustifica l'applicazione della custodia cautelare in carcere, ritenuta l'unica misura idonea a recidere i contatti con i canali di approvvigionamento e smercio illeciti e a neutralizzare le spinte criminose dell'indagato, in presenza di un quadro indiziario grave e concordante. In tali casi, la sussistenza dell'aggravante di cui all'art. 7 L. 203/1991 (agevolazione di un'associazione mafiosa) può essere riconosciuta in ragione della costanza dei rapporti tra l'indagato e il capo del sodalizio mafioso, della rilevante quantità e pericolosità delle armi e delle sostanze stupefacenti oggetto del traffico illecito, nonché della necessità per gli acquirenti di disporre di ingenti risorse finanziarie, di cui la cosca aveva la disponibilità, al fine di aumentare il proprio potere e prestigio criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduar - rel. Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 15/02/2016 del TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. EDUARDO DE GREGORIO;
CONSIDERATO IN FATTO
Con l'ordinanza impugnata il Tribunale del riesame di Reggio Calabria ha confermato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell'indagato (OMISSIS), per il delitto di detenzione di p…

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