Cassazione civile Sez. II ordinanza n. 22948 del 13 settembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:22948CIV

Massima

Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice, nel condannare in solido il cliente persona fisica e la società di cui egli è legale rappresentante al pagamento dei compensi professionali dovuti all'avvocato, deve verificare e motivare le specifiche attività svolte dal professionista nei confronti di ciascuno dei convenuti, non potendo estendere automaticamente la condanna solidale alla società sulla base della sola qualità di legale rappresentante del cliente persona fisica. Ciò in quanto, ai sensi dell'art. 2462 c.c., per le obbligazioni sociali di una società a responsabilità limitata risponde soltanto la società con il suo patrimonio, senza che possa essere imposta una responsabilità solidale al legale rappresentante.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ORILIA Lorenzo - Presidente

Dott. PICARONI Elisa - Consigliere

Dott. SCALISI Antonino - Consigliere

Dott. BESSO MARCHEIS Chiara - rel. Consigliere

Dott. OLIVA Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso 3762/2015 proposto da:
(OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che lo rappresenta e difende;
- ricorrente -
contro
(OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso il suo studio, che si rappresenta e difende unitamente all'avvocato (OMISSIS);
- controricorrente -
e contro
(OMISSIS) SRL;
- intimato -
avverso l'ordinanza del TRIBUNALE di PAVIA, depositata il 27/06/2014;
udita la relazione della causa svolta nella Ca…

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