Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 45086 del 30 ottobre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:45086PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'ambito del procedimento di prevenzione patrimoniale, può confermare la confisca di beni intestati a terzi conviventi con il proposto, qualora risulti provata la disponibilità effettiva di tali beni in capo al proposto sulla base di elementi indiziari, anche desunti da precedenti penali, idonei a giustificare il convincimento del giudice circa la pericolosità sociale del proposto e la sproporzione tra i beni posseduti e i redditi dichiarati, senza che ciò integri un'inversione dell'onere della prova, essendo sufficiente che emergano fatti sintomatici dell'illecita provenienza dei beni, salvo che i terzi non dimostrino la loro esclusiva disponibilità. Il sindacato di legittimità è limitato alla sola violazione di legge, essendo preclusa la rilettura degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione, la cui valutazione è riservata al giudice di merito, senza che possa integrare un vizio di legittimità la mera prospettazione di una diversa valutazione delle risultanze processuali. Pertanto, il giudice di legittimità dichiara inammissibili i ricorsi avverso il decreto di confisca, confermando la decisione del giudice di merito che ha ritenuto integrati i presupposti di pericolosità sociale del proposto e di sproporzione tra i beni posseduti e i redditi dichiarati, nonché la presunzione di disponibilità dei beni intestati ai conviventi, in assenza di prova contraria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. LEO Gugliel - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. BASSI A. - rel. Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 177/2011 CORTE APPELLO di PALERMO, del 30/10/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BASSI ALESSANDRA;

sentite le conclusioni del PG Dott. STABILE Carmine, nel senso del rigetto dei ricorsi.

RITENUTO IN FATTO

1. Con Decreto del 30 ottobre 2013, la Corte d'appello di Palermo, Sezione autonoma delle misure di prevenzione, ha confermato il decreto del Tribunale d…

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